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Chi siamo

Persone che amano la vita e la formazione

Siamo arrivati da percorsi diversi, ma siamo sulla stessa strada e abbiamo la stessa destinazione.
Guardiamo alla formazione con gli stessi occhi: un laboratorio di cui riscoprire la magia e l’utilità e non un modo di fare mercato dei bisogni delle persone e della vanità dei formatori.

Enzima è la possibilità di realizzare le nostre aspirazioni a un livello più alto di quanto potremmo fare da soli, ma anche una assunzione di responsabilità nei confronti di una professione, forse sottovalutata ma comunque necessaria, alla quale vogliamo restituire ciò che in questi anni abbiamo capito e imparato.

Abbiamo creato Enzima perché siamo stanchi della malaformazione: quella venduta al mercato rionale o da venditori porta porta, quella obbligatoria che non serve a nessuno, la fuffa miracolosa spacciata da guru più o meno improvvisati.

È arrivato il momento di rompere gli schemi, di proporre una nuova cultura della formazione. Per questo, come professionisti della formazione, vogliamo assumerci delle responsabilità, essere il punto di riferimento per formatori e aziende: perché la formazione è un tassello fondamentale per la crescita delle persone e lo sviluppo delle organizzazioni.

Siamo enzima, la proteina che accelera processi e facilita l’apprendimento.

I NOSTRI OBIETTIVI

Aiutare i formatori a progettare i loro corsi di formazione

Rendere valutabile e misurabile la formazione

Proporre corsi, webinar e altri eventi per la formazione e l’aggiornamento professionale dei formatori

Aiutare le persone a costruire il proprio percorso di sviluppo personale e professionale

Il nostro concetto di formazione

Specifica

Progettata in funzione delle reali esigenze e delle competenze che si intendono sviluppare

Operativa

Collegata a quanto il discente già sa e a quanto ha la necessità di apprendere.

Trasformativa

Connessa al desiderio di apprendere e alla possibilità di sperimentare in prima persona

Accurata

Pensata e progettata nel dettaglio

Sintonizzata

Connessa ai processi aziendali, alla professione, ma anche al progetto di vita

Non prevedibile

Aperta alla possibilità che accadano cose non previste

Verificabile

Agganciata a indicatori di monitoraggio e di valutazione

Flessibile

Al servizio del cliente e orientata ad adattarsi alle situazioni e alle persone specifiche

I NOSTRI VALORI

TRASPARENZA

Non proponiamo mai ai nostri clienti qualcosa che possa convenire a noi più di quanto convenga a loro.

AUTONOMIA

Lavoriamo per generare autonomia, affinché i nostri clienti non abbiano più bisogno di noi.

ETICA

Non proponiamo a nessuno di fare qualcosa che non faremmo noi per primi.

INNOVAZIONE

Vogliamo essere i migliori nel nostro campo, determinati e ambiziosi, creativi e generativi.

BENESSERE

Facciamo sempre tutto ciò che possiamo per promuovere il benessere delle persone con cui e per cui lavoriamo.

GIOCO DI SQUADRA

Ci sentiamo parte della stessa squadra con i nostri clienti per raggiungere l’obiettivo comune.

CHI SIAMO

Giovanni Mattiazzo

Giovanni Mattiazzo

“Il file rouge della mia vita? La mia innata, dannata, curiosità!”

Sono un formatore, appassionato di public speaking, comunicazione, tecnologia e marketing, discipline che mi consentono di coniugare analisi, vision, strategia e innovazione.

La mia innata curiosità mi ha consentito di svolgere tanti lavori, conoscere più settori, ragionare su più cose contemporaneamente e pensare fuori dagli schemi, per non precludermi mai nessuna possibilità e opportunità.

Mi reputo pragmatico e analitico. Prima di prendere una decisione, mi piace riflettere ed esplorare tutte le soluzioni possibili. Mi piace assistere alle trasformazioni, seguire le fasi di un processo, mettere tutto continuamente in discussione per comprendere cosa funziona e cosa può essere migliorato.

Mi appassiona fare domande. Chiedere e soprattutto ascoltare le tante risposte, mi da stimoli continui, alimenta i miei interessi, mi consente di imparare sempre. Questa passione mi ha condotto al mondo della formazione. Non ho mai avuto paura di parlare davanti a tante persone, anzi, mi viene naturale e mi piace farlo. Il velo di rossore che nascondo sotto la barba non è sintomo di imbarazzo ma è l’espressione del mio coinvolgimento.

In aula, mi piace aiutare i corsisti a considerare vari punti di vista, valutare diverse strade, aprire la mente.

Tiziana Scaglione

Tiziana Scaglione

“Per me la formazione è un viaggio di esplorazione in luoghi alieni, tutti da vivere e da scoprire”

Da bambina mi piaceva danzare, colorare, suonare ma soprattutto pattinare: amavo la sensazione di libertà di un volteggio e la ricerca dell’armonia nei gesti a ritmo di musica.

Da ragazza, amavo cantare a squarciagola in sella a una vespa, conoscere gente, esplorare nuovi mondi, raggiungere la vetta di un monte per godermi il tramonto.

A 20 anni, al rientro da un campo in Costa d’Avorio, decido di diventare psicologa. Mi sono occupata di selezione del personale, progettazione sociale, sviluppo organizzativo, ma soprattutto ho scoperto la passione per l’orientamento e la formazione.

Oggi, amo leggere i libri tutto d’un fiato, ballare lindy hop, ammirare un quadro, spostarmi per lavoro, viaggiare zaino in spalla, godermi gli amici e il buon cibo. 

Amo la natura, le sfide e l’estasi della scoperta. Adoro quella sensazione di tensione che si prova prima di vivere una nuova e ignota esperienza. 

La formazione, soprattutto l’outdoor training, mi regala queste emozioni. Mette in moto energie, attiva i sensi e la voglia di cambiamento, consente di guardare a ciò che più desideriamo fare ed essere. Ogni momento formativo è una sfida che prende forma dall’esperienza condivisa. È un’avventura, un viaggio in mondi ancora inesplorati.

Pietro Iacono Quarantino

Pietro Iacono Quarantino

“In un mondo di formatori guru, io piuttosto mi definisco un artigiano della formazione”

La formazione è entrata nella mia professione quasi per caso. Inizialmente pensavo più a una carriera accademica o mi immaginavo dietro una scrivania di un ufficio HR di una grande azienda.

In questi anni, ho capito che la cosa migliore in aula è essere se stessi, senza provare a scimmiottare chi riesce a calamitare l’attenzione della platea, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Io l’attenzione me la devo sudare, letteralmente, rimboccandomi le maniche e curando tutto nei minimi dettagli: dove non arrivo con il carisma, arrivo con la tecnica e l’autenticità.

In un mondo di formatori-guru, io piuttosto mi definisco un artigiano. Non voglio che i corsisti pendano dalle mie labbra. Per me l’importante è che facciano proprie le cose, attraverso il confronto, la pratica, la sperimentazione, il gioco.

Non credo di poter cambiare gli altri. Quello che posso fare è creare le condizioni che rendono più facile il cambiamento.

Per me la formazione non è nient’altro che la facilitazione di un processo naturale come l’apprendimento. In aula, creo le condizioni affinché ciò avvenga.

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