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L’oratoria è l’arte di parlare in pubblico! Quante tipologie di figure esistono nel mondo dell’oratoria? Partiamo da un punto che dobbiamo obbligatoriamente approfondire prima di distinguere i nomi che vengono attribuiti alle persone che parlano.

Quali sono i motivi per cui si parla davanti ad una platea di 1, 10 o 10.000.000 di persone?

I 6 gruppi dell’oratoria

Possiamo riassumere i motivi in 6 grandi gruppi

  1. Intrattenere per divertimento o per far guadagnare tempo a qualcuno: La figura che si occupa di questo gruppo la chiameremo d’ora in poi intrattenitore.
  2. Presentare: La figura che si occupa di questo gruppo la chiameremo d’ora in poi presentatore.
  3. Vendere: La figura che si occupa di questo gruppo la chiameremo d’ora in poi venditore.
  4. Informare: La figura che si occupa di questo gruppo la chiameremo d’ora in poi informatore.
  5. Insegnare: La figura che si occupa di questo gruppo la chiameremo d’ora in poi insegnante.
  6. Intrattenere, presentare, vendere, informare, insegnare, ispirare, coinvolgere, appassionare: La figura che si occupa di questo gruppo la chiameremo d’ora in poi formatore.

Perché siete lì?

La maggior parte delle situazioni in cui ci si trova a parlare in pubblico riguardano tre situazioni specifiche, ovvero: vendere, informare o formare, le altre situazioni riguardano una parte molto limitata di chi si trova per obbligo o per piacere a parlare in pubblico. È molto importante individuare in quale delle situazioni appena citate ci si trova, per capire quali sono le caratteristiche fondamentali della figura scelta, per poter personalizzare al meglio l’intervento che dovremo svolgere.

Qualche settimana fa ho accompagnato un amico regista in una serata nella quale avrebbe presentato i retroscena delle scene cinematografiche. Il suo compito era quello di accompagnare i partecipanti in un viaggio che gli avrebbe permesso di scoprire cosa si nascondesse dietro agli effetti speciali dei film. Quello che dovevo fare io era chiaro, ero un presentatore che avrebbe annunciato l’arrivo di un regista professionista. Il dubbio a cui lui si trovava di fronte era il seguente:

IMMAGINA QUESTO DIALOGO

Lui – “Come dovrò comportarmi davanti alla mia platea?”

io – “Qual è il tuo obiettivo? Chi dovrai essere tu questa sera per loro? Quale sarà il tuo ruolo? Se fossi il protagonista di un film chi saresti? Quali sono le caratteristiche che ti hanno fatto scegliere proprio questo personaggio?”

In pochi minuti ha ottenuto le sue risposte con un breve confronto. Il suo obiettivo era quello di affascinare i partecipanti con i contenuti proposti e invitarli a partecipare alle serate successive; sarebbe stato per loro un cicerone che apre i passaggi segreti del cinema; il suo ruolo era quindi di Formatore e in pochi secondi ha capito le caratteristiche del personaggio da interpretare (che non mi ha mai voluto svelare chi fosse).

Ero molto contento, perché in poco tempo aveva chiaro come comportarsi, sarebbe stato ancora meglio se questo ragionamento l’avesse fatto prima di scrivere i contenuti, perché sarebbero stati focalizzati non solo sull’obiettivo della serata, ma anche sulle caratteristiche efficaci del suo ruolo.

Nei prossimi articoli andremo ad approfondire le caratteristiche di ogni singola figura dell’oratoria, potrete così comprendere meglio quale sarà il vostro ruolo nel parlare in pubblico.

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