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Il momento che prediligo negli eventi pubblici ai quali partecipo o che ho occasione di seguire indirettamente, è quello dell’entrata in scena.

Avete presente quel momento di un concerto nel quale il cantante compare sul palco, il momento in cui deve dominare e convivere con le sue paure e le sue ansie, e nello stesso tempo, cominciare a fare ciò che tutti si aspettano faccia e faccia anche bene, cantare.

Ecco, quello è il momento che mi appassiona veramente perché è il momento nel quale l’oratore di turno (il cantante) deve dare il meglio di se per apparire naturale e per cominciare a parlare (cantare), davanti a centinaia, migliaia o più, occhi che osservano ogni minimo particolare.

L’entrata in scena è uno dei momenti più difficoltosi per tutti i professionisti, la tensione sale, il battito cardiaco accelera e a seconda delle caratteristiche psicologiche possono avvenire tra i fenomeni più imbarazzanti in assoluto, come l’iperidrosi (sudorazione copiosa), la secchezza delle fauci e a volte l’impossibilità totale di parola.

Non vi sto parlando a caso di concerti, vista la fortissima analogia in diverse occasioni ed emozioni, con il parlare in pubblico.

A seconda di chi deve entrare in scena e delle sue caratteristiche, l’entrata potrà essere totalmente differente e le ho suddivise in diverse tipologie e qui ne elencherò alcune.

  • Entrata esuberante – quella in cui il cantante entra e sta già cantando dal buio delle quinte.
  • Entrata di accettazione – quella che permette di entrare in “confidenza” con il proprio auditorio, una sorta di preliminari nei quali ci si conosce, per poi arrivare al dunque quando ci si sente pronti a farlo.
  • Entrata all’oscuro – il cantante è nascosto, l’effetto scenico è molto alto, in diversi casi il cantante non guarda il pubblico fino a quando non ha cominciato a cantare. Notate la finezza, comincia a guarda il pubblico dopo aver cominciato a cantare, quindi la visione della massa di persone avviene solo successivamente al delirio che i fan scatenano appena la voce parte. La differenza con l’entrata esuberante è che il cantante può partire anche con un pezzo meno d’impatto e magari in crescendo.

Ecco alcune entrate in scena di professionisti della musica italiana. Mi sono rimaste in testa, vi allego alcuni miei pensieri e ragionamenti.

Con esuberanza

In questo video vi propongo l’entrata in scena di Ligabue il 10 Settembre 2005 alla prima edizione del Campovolo, immaginate che si trovava di fronte a 180.000 persone.

  • Parte dal fondo del palco ed entra sfogando tutta la sua energia per ristabilire un equilibrio emotivo interno.
  • Ruota su se stesso; immedesimandomi immagino il subbuglio della tensione unito al vuoto allo stomaco, mischiandolo con la testa resa leggera dalle rotazioni.
  • In questo pezzo non proprio “di riscaldamento” della voce, ci sono alcune lievi incertezze che a poco a poco scompariranno.

In accettazione

Questo invece è l’ingresso di Elisa al Forum di Assago di Milano il 24 Marzo 2014.

  • Saluta i presenti entrando in una connessione empatica
  • Mani aperte, braccia aperte, sorriso, baci, naturalezza
  • Un’amica che sta salutando tanti amici
  • Comincia a ballare e a muoversi stemperando la tensione
  • Quando deciderà di cominciare a cantare la band la seguirà
  • Notate la prima incertezza nella voce, forse dovuta a problemi tecnici o al suono della registrazione, che viene poi ripresa immediatamente.

Nell’oscurità degli occhi chiusi

In questo video potrete vedere l’entrata in scena di Renato Zero.

  • Tiene basso lo sguardo, non vede il pubblico per il primo minuto di canzone
  • Ha a disposizione il gobbo elettronico per eventuali amnesie
  • Quando ha superato l’inizio della canzone “si trasforma”

Con la magia

Ricordo un magnifico concerto di Jovanotti a Bologna del 2011, nel quale ad un certo punto comparve un ospite e la sua entrata in scena fu particolarmente coinvolgente per il pubblico.

Ho trovato la stessa scena riproposta anche a Riccione, ma credo che l’entrata di Bologna sia stata ancora migliore vista la presenza del fumo a coprire quanto stava avvenendo e a mascherare l’identità del nuovo componente sul palco.

In conclusione

vi lascio con questa entrata in scena epica, in stile concertone, direttamente da Megamind della DreamWorks.

Dai video che hai appena visto potrai comprendere che dovrai aver pronte differenti entrate in scena, per poter scegliere quella più adeguata alla tua situazione emotiva, quindi preparati e analizza il modo con cui i grandi professionisti scelgono di comparire nelle loro apparizioni pubbliche.

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